TEATRO BASTARDO VIII EDIZIONE
7 ottobre 2023 ore 17
Area Madera
Seminario pubblico:
Forma, Gestus, Pathos!
*evento annullato*
Guidato dai lavori che aprono la VIII edizione dI Teatro Bastardo – Situazione con braccio teso di Oliver Zahn e Peine forte et dure di Keira Fox, entrambi portatori di ipotesi radicali sull’uso visivo, storico e politico del gesto in scena – il festival mette in comune la propria riflessione curatoriale con un gruppo di studiose di teatro, cultura visiva e storia dell’arte che offrono la loro expertise in un seminario rivolto a curiosə, studiosə e studentə che dia il via a un ragionamento collettivo. A partire da una linea teorica che va dal Gestus di Bertold Brecht e dal Pathosformel di Aby Warburg – riflessioni fondative per questa edizione del festival – agli spettacoli stessi, si cercherà insieme di capire che tipo di ricettacolo è il gesto oggi, e in che modi possiamo sperimentare adesso tra teatro, performance e la sfera del visivo.
Intervengono Simona Scattina (Università di Catania), Emilia Valenza (Accademia di Belle Arti Palermo) e modera Flora Pitrolo, co-direttrice di Teatro Bastardo.
Simona Scattina è Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, dove insegna Storia del teatro e dello spettacolo e Drammaturgia. Le sue ricerche si sono concentrate sulla drammaturgia del Novecento e sulla drammaturgia siciliana contemporanea, secondo prospettive di ricerca che tengono conto delle acquisizioni della visual culture e dei performing studies. Particolare attenzione ha poi riservato alle pratiche di archiviazione della memoria teatrale. Oltre a saggi per riviste di settore e in volume ha pubblicato diverse monografie, tra le più recenti: Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017), «Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro (Titivillus, 2019), Titina De Filippo. L’artefice magica (Cue Press, 2020). Per Bonanno dirige le collane Oltre il giardino e Tascabili – Teatro, per quest’ultima ha curato i volumi: Ballata per San Berillo e altri esercizi di prosa danzabile (2020) e Parole per corpi di donne (2023). È membro del Comitato editoriale della rivista di Fascia A «Arabeschi».
Emilia Valenza è docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e scrive su riviste specializzate come critico militante. É curatrice di mostre. I settori di ricerca riguardano soprattutto la fotografia, la scultura e l’arte delle donne. Tra le ultime pubblicazioni: Fotografe in Medioriente: zoom sulla condizione femminile dentro e fuori il velo (Mimesis, 2017); Forme di interazione nello spazio. La scultura astratta di Mario Pecoraino (Kalos, 2019); ideazione e co-curatela dell’ “Almanacco delle artiste di Sicilia #1 (Kalòs 2021) e #2 (Kalòs 2023 - in fase di pubblicazione): ‘Visionary Transference through the Light-Space Sculptures of Nicolas Schöffer and the Immersive Installations of Pipilotti Rist’ (Mimesis International - in fase di pubblicazione).
Flora Pitrolo è una studiosa e curatrice di arti performative il cui lavoro indaga il teatro in quanto tecnologia rappresentativa, i problemi del postmoderno nel teatro sperimentale italiano dagli anni Ottanta al presente, l’archivio e la storiografia delle arti dal vivo. I suoi volumi più recenti sono Taroni-Cividin: Performance, Video, Expanded Cinema 1977-1984 (con Jennifer Malvezzi, Silvana Editoriale, Milano 2023) e Global Dance Cultures in the 1970s and 1980: Disco Heterotopias (con Marko Zubak, Palgrave, Londra 2021). Lavora a Palermo con il gruppo curatoriale Nuova Orfeo e dal 2022 co-dirige, con Giulia D’Oro, il Festival Teatro Bastardo.
Evento gratuito fino a esaurimento posti.
Foto: Keira Fox, Peine forte et dure, foto TB
TEATRO BASTARDO VIII EDIZIONE
7 ottobre 2023 ore 17
Seminario pubblico:
Forma, Gestus, Pathos!
*evento annullato*
Guidato dai lavori che aprono la VIII edizione dI Teatro Bastardo – Situazione con braccio teso di Oliver Zahn e Peine forte et dure di Keira Fox, entrambi portatori di ipotesi radicali sull’uso visivo, storico e politico del gesto in scena – il festival mette in comune la propria riflessione curatoriale con un gruppo di studiose di teatro, cultura visiva e storia dell’arte che offrono la loro expertise in un seminario rivolto a curiosə, studiosə e studentə che dia il via a un ragionamento collettivo. A partire da una linea teorica che va dal Gestus di Bertold Brecht e dal Pathosformel di Aby Warburg – riflessioni fondative per questa edizione del festival – agli spettacoli stessi, si cercherà insieme di capire che tipo di ricettacolo è il gesto oggi, e in che modi possiamo sperimentare adesso tra teatro, performance e la sfera del visivo.
Intervengono Simona Scattina (Università di Catania), Emilia Valenza (Accademia di Belle Arti Palermo) e Flora Pitrolo, co-direttrice di Teatro Bastardo.
Simona Scattina è Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, dove insegna Storia del teatro e dello spettacolo e Drammaturgia. Le sue ricerche si sono concentrate sulla drammaturgia del Novecento e sulla drammaturgia siciliana contemporanea, secondo prospettive di ricerca che tengono conto delle acquisizioni della visual culture e dei performing studies. Particolare attenzione ha poi riservato alle pratiche di archiviazione della memoria teatrale. Oltre a saggi per riviste di settore e in volume ha pubblicato diverse monografie, tra le più recenti: Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017), «Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro (Titivillus, 2019), Titina De Filippo. L’artefice magica (Cue Press, 2020). Per Bonanno dirige le collane Oltre il giardino e Tascabili – Teatro, per quest’ultima ha curato i volumi: Ballata per San Berillo e altri esercizi di prosa danzabile (2020) e Parole per corpi di donne (2023). È membro del Comitato editoriale della rivista di Fascia A «Arabeschi».
Emilia Valenza è docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e scrive su riviste specializzate come critico militante. É curatrice di mostre. I settori di ricerca riguardano soprattutto la fotografia, la scultura e l’arte delle donne. Tra le ultime pubblicazioni: Fotografe in Medioriente: zoom sulla condizione femminile dentro e fuori il velo (Mimesis, 2017); Forme di interazione nello spazio. La scultura astratta di Mario Pecoraino (Kalos, 2019); ideazione e co-curatela dell’ “Almanacco delle artiste di Sicilia #1 (Kalòs 2021) e #2 (Kalòs 2023 - in fase di pubblicazione): ‘Visionary Transference through the Light-Space Sculptures of Nicolas Schöffer and the Immersive Installations of Pipilotti Rist’ (Mimesis International - in fase di pubblicazione).
Flora Pitrolo è una studiosa e curatrice di arti performative il cui lavoro indaga il teatro in quanto tecnologia rappresentativa, i problemi del postmoderno nel teatro sperimentale italiano dagli anni Ottanta al presente, l’archivio e la storiografia delle arti dal vivo. I suoi volumi più recenti sono Taroni-Cividin: Performance, Video, Expanded Cinema 1977-1984 (con Jennifer Malvezzi, Silvana Editoriale, Milano 2023) e Global Dance Cultures in the 1970s and 1980: Disco Heterotopias (con Marko Zubak, Palgrave, Londra 2021). Lavora a Palermo con il gruppo curatoriale Nuova Orfeo e dal 2022 co-dirige, con Giulia D’Oro, il Festival Teatro Bastardo.
Evento gratuito fino a esaurimento posti.
Foto: Keira Fox, Peine forte et dure, foto TB