TEATRO BASTARDO VII EDIZIONE
8 ottobre 2022 ore 17.30
Goethe-Institut - Bottega 1, Cantieri culturali alla Zisa
CHE COS’È UNA SCENA?
conversazione aperta
con Pietro Airoldi, Elisabetta Consonni, Alessandro Costagliola, Tony Rizzi, Fabio Schillaci
La scena è il palco, o la scena di un delitto, uno spazio in cui è accaduto qualcosa o uno spazio preparato secondo alcuni precisi criteri per accogliere qualcosa che accadrà. Si mette in scena qualcosa a teatro, certo, ma la messa in scena e la scenetta nel quotidiano sono una finzione, una truffa, una presa in giro.
La scena di un testo teatrale è anche un orizzonte temporale: un segmento, un intervallo, un tassello dal quale dipende un tutto più organico, e che risponde a certe dinamiche drammatiche e narrative. Quanti eventi e quanta energia può contenere una scena? Una scenata, o una scena madre di sicuro – e una scena muta?
E poi c’è la città col suo continuo andare in scena, in cui una scena è un gruppo di persone, posti e situazioni che in qualche modo si possano considerare come parti di un certo tipo di esperienza artistica collettiva. È importante che la scena si auto-proclami tale, o si tratta di qualcosa da percepire dal di fuori? A cosa serve una scena in questo senso, è possibile parlare di scena palermitana e ci interessa farne parte?
La conversazione è informale, trasversale e aperta a spettatori, artisti, curiosi, pensatori, amici, passanti e chiunque abbia voglia di ragionare insieme.
TEATRO BASTARDO VII EDIZIONE
8 ottobre 2022 ore 17.30
Goethe-Institut - Bottega 1
Cantieri culturali alla Zisa
CHE COS’È UNA SCENA?
conversazione aperta
con Pietro Airoldi, Elisabetta Consonni, Alessandro Costagliola, Tony Rizzi, Fabio Schillaci
La scena è il palco, o la scena di un delitto, uno spazio in cui è accaduto qualcosa o uno spazio preparato secondo alcuni precisi criteri per accogliere qualcosa che accadrà. Si mette in scena qualcosa a teatro, certo, ma la messa in scena e la scenetta nel quotidiano sono una finzione, una truffa, una presa in giro.
La scena di un testo teatrale è anche un orizzonte temporale: un segmento, un intervallo, un tassello dal quale dipende un tutto più organico, e che risponde a certe dinamiche drammatiche e narrative. Quanti eventi e quanta energia può contenere una scena? Una scenata, o una scena madre di sicuro – e una scena muta?
E poi c’è la città col suo continuo andare in scena, in cui una scena è un gruppo di persone, posti e situazioni che in qualche modo si possano considerare come parti di un certo tipo di esperienza artistica collettiva. È importante che la scena si auto-proclami tale, o si tratta di qualcosa da percepire dal di fuori? A cosa serve una scena in questo senso, è possibile parlare di scena palermitana e ci interessa farne parte?
La conversazione è informale, trasversale e aperta a spettatori, artisti, curiosi, pensatori, amici, passanti e chiunque abbia voglia di ragionare insieme.