TEATRO BASTARDO I EDIZIONE
14 novembre 2015 ore 21:15
Teatro Libero
CUCÙ*
Francesco Romengo
testo e regia Francesco Romengo
con Nicola Notaro e Gabriele Zummo
assistente alla regia Marta Di Fiore
produzione Compagnia Tea(l)tro
* vincitore di “Teatri/Riflessi” 2015, Premio alla Migliore Regia
«Il confine è una costruzione immaginaria. L’uomo attraverso di esso, separando, protegge, si dà sicurezza. Peppino ha costruito il suo confine dentro una bottega, un misero sottoscala, dove vive e lavora. La “putia” è il suo confine. Il limite a cui lo hanno costretto gli amori soffocanti della sua vita, tenendolo lontano dalla realtà, dal tempo che scorre, da sé stesso. L’arrivo di Nicola mette in crisi quel confine, segna un’apertura, costringe Peppino per la prima volta al confronto. Oltre il confine c’è l’incontro. Superare il confine, dunque, vuol dire liberarsi dalle illusioni, conoscere la propria identità, darsi la possibilità d’amare.» Francesco Romengo
Francesco Romengo (Palermo 1979), dal 2004 far parte della Compagnia Franco Scaldati. Sotto la direzione di Scaldati e Filippo Luna recita alle Orestiadi di Gibellina ne Il pozzo dei pazzi (2004), e l’anno seguente, sempre alle Orestiadi, presenta lo spettacolo Formicaio da lui scritto e diretto. È il direttore della Compagnia Tea(l)tro. Nel 2006 ha curato al direzione artistica della rassegna teatrale Allustruspentu. I suoi spettacoli hanno ottenuto premi e menzioni riscuotendo un generale apprezzamento.
TEATRO BASTARDO I EDIZIONE
14 novembre 2015 ore 21:15
Teatro Libero
CUCÙ*
Francesco Romengo
testo e regia Francesco Romengo
con Nicola Notaro e Gabriele Zummo
assistente alla regia Marta Di Fiore
produzione Compagnia Tea(l)tro
* vincitore di “Teatri/Riflessi” 2015, Premio alla Migliore Regia
«Il confine è una costruzione immaginaria. L’uomo attraverso di esso, separando, protegge, si dà sicurezza. Peppino ha costruito il suo confine dentro una bottega, un misero sottoscala, dove vive e lavora. La “putia” è il suo confine. Il limite a cui lo hanno costretto gli amori soffocanti della sua vita, tenendolo lontano dalla realtà, dal tempo che scorre, da sé stesso. L’arrivo di Nicola mette in crisi quel confine, segna un’apertura, costringe Peppino per la prima volta al confronto. Oltre il confine c’è l’incontro. Superare il confine, dunque, vuol dire liberarsi dalle illusioni, conoscere la propria identità, darsi la possibilità d’amare.» Francesco Romengo
Francesco Romengo (Palermo 1979), dal 2004 far parte della Compagnia Franco Scaldati. Sotto la direzione di Scaldati e Filippo Luna recita alle Orestiadi di Gibellina ne Il pozzo dei pazzi (2004), e l’anno seguente, sempre alle Orestiadi, presenta lo spettacolo Formicaio da lui scritto e diretto. È il direttore della Compagnia Tea(l)tro. Nel 2006 ha curato al direzione artistica della rassegna teatrale Allustruspentu. I suoi spettacoli hanno ottenuto premi e menzioni riscuotendo un generale apprezzamento.