TEATRO BASTARDO II EDIZIONE
27 novembre 2016 ore 21.00
Teatro Biondo – Sala Strehler
MA
Antonio Latella
di Linda Dalisi
con Candida Nieri
regia di Antonio Latella
produzione Stabilemobile compagnia Antonio Latella
coproduzione Festival delle Colline Torinesi
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
musiche Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente alla regia Francesca Giolivo
production Brunella Giolivo
management Michele Mele
in collaborazione con Centrale Fies, NEST
presentato in collaborazione con Rete Latitudini, Zo di Catania, Teatro Vittorio Emanuele di Messina;
finanziato da Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura
Partendo dalla prima sillaba della parola “Mamma” Antonio Latella ci guida in un percorso all’interno dell’opera di uno dei massimi poeti del Novecento: Pier Paolo Pasolini. Seguendo un filo conduttore che ha al suo centro la forza generatrice, procreatrice di parole come di uomini, di pensiero come di gesti artistici, attraversiamo l’universo Pasolini, in tutte le sue dimensioni e complessità: la Madre diventa anche Madre-Scrittura, il pozzo inesauribile è il pensiero, e l’arma nella battaglia della vita è la parola.
«MA è un lavoro sulla figura della Madre nell’opera di Pasolini. Uno dei nodi centrali del lavoro è nella parola “attraversamento”: ho chiesto a Candida di “lasciarsi attraversare” dalle parole e da tutto quello che ne scaturiva, prendendosi il tempo necessario per questo attraversamento. Il ponte tra l’attrice, il suo corpo e la sua voce, e le parole, è stato la musica. Il flusso della composizione conduce ora di fronte a una solitudine, ora di fronte a un insieme, con la fatica e il dolore del camminare con dei piedi troppo grandi e pesanti, e con il riflesso costante della parola “Madre”. Pasolini stesso suggeriva la presenza di una grande Madre-Scrittura, forza creatrice di rinascita. Con quell’attraversamento il ponte stesso, la musica, si è trasformato portandosi e portandoci dallo stabat mater iniziale al canto vicino al freestyle finale.» Antonio Latella
Antonio Latella, nato a Castellamare di Stabia nel 1967, studia recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino diretto da Franco Passatore e presso La Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Tra il 1986 e il 1997 lavora come attore, diretto tra gli altri da Ronconi, Castri, Patroni Griffi, De Capitani. Nel 1998 firma la prima regia e nel 2001 vince il Premio Ubu per il Progetto Shakespeare e oltre, che anticipa la trilogia su Jean Genet e quella su Pier Paolo Pasolini. I suoi spettacoli vengono presentati in Francia, Germania, Austria, Spagna e Portogallo. Nel 2011 fonda stabilemobile compagnia Antonio Latella, con cui ha firmato tra gli altri spettacoli: Die Nacht kurz vor den Wäldern (Berlino 2011), Elettra, Oreste, Ifigenia in Tauride (Novosibirsk 2012), Francamente me ne infischio (Premio Ubu alla regia 2013). Nel 2015, dopo l’allestimento di Ti regalo la mia morte, Veronika, ispirato a Fassbinder, partecipa alla sezione Teatro de La Biennale di Venezia, di cui è stato direttore artistico per il quadriennio 2017-2020.
TEATRO BASTARDO II EDIZIONE
27 novembre 2016 ore 21.00
Teatro Biondo – Sala Strehler
MA
Antonio Latella
di Linda Dalisi
con Candida Nieri
regia di Antonio Latella
produzione Stabilemobile
compagnia Antonio Latella
coproduzione Festival delle Colline Torinesi
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
musiche Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente alla regia Francesca Giolivo
production Brunella Giolivo
management Michele Mele
in collaborazione con Centrale Fies, NEST
presentato in collaborazione con Rete Latitudini, Zo di Catania, Teatro Vittorio Emanuele di Messina; finanziato da Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura
Partendo dalla prima sillaba della parola “Mamma” Antonio Latella ci guida in un percorso all’interno dell’opera di uno dei massimi poeti del Novecento: Pier Paolo Pasolini. Seguendo un filo conduttore che ha al suo centro la forza generatrice, procreatrice di parole come di uomini, di pensiero come di gesti artistici, attraversiamo l’universo Pasolini, in tutte le sue dimensioni e complessità: la Madre diventa anche Madre-Scrittura, il pozzo inesauribile è il pensiero, e l’arma nella battaglia della vita è la parola.
«MA è un lavoro sulla figura della Madre nell’opera di Pasolini. Uno dei nodi centrali del lavoro è nella parola “attraversamento”: ho chiesto a Candida di “lasciarsi attraversare” dalle parole e da tutto quello che ne scaturiva, prendendosi il tempo necessario per questo attraversamento. Il ponte tra l’attrice, il suo corpo e la sua voce, e le parole, è stato la musica. Il flusso della composizione conduce ora di fronte a una solitudine, ora di fronte a un insieme, con la fatica e il dolore del camminare con dei piedi troppo grandi e pesanti, e con il riflesso costante della parola “Madre”. Pasolini stesso suggeriva la presenza di una grande Madre-Scrittura, forza creatrice di rinascita. Con quell’attraversamento il ponte stesso, la musica, si è trasformato portandosi e portandoci dallo stabat mater iniziale al canto vicino al freestyle finale.» Antonio Latella
Antonio Latella, nato a Castellamare di Stabia nel 1967, studia recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino diretto da Franco Passatore e presso La Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Tra il 1986 e il 1997 lavora come attore, diretto tra gli altri da Ronconi, Castri, Patroni Griffi, De Capitani. Nel 1998 firma la prima regia e nel 2001 vince il Premio Ubu per il Progetto Shakespeare e oltre, che anticipa la trilogia su Jean Genet e quella su Pier Paolo Pasolini. I suoi spettacoli vengono presentati in Francia, Germania, Austria, Spagna e Portogallo. Nel 2011 fonda stabilemobile compagnia Antonio Latella, con cui ha firmato tra gli altri spettacoli: Die Nacht kurz vor den Wäldern (Berlino 2011), Elettra, Oreste, Ifigenia in Tauride (Novosibirsk 2012), Francamente me ne infischio (Premio Ubu alla regia 2013). Nel 2015, dopo l’allestimento di Ti regalo la mia morte, Veronika, ispirato a Fassbinder, partecipa alla sezione Teatro de La Biennale di Venezia, di cui è stato direttore artistico per il quadriennio 2017-2020.